1995-2003
ERAVAMO CERTI CHE SAREMMO MORTI
Per una catarsi collettiva
ERAVAMO CERTI CHE SAREMMO MORTI
Eravamo certi che saremmo morti
Eravamo certi che prima di morire
saremmo invecchiati
Eravamo certi che prima di invecchiare
ci saremmo goduti la vita
Eravamo pur certi che prima di goderci la vita
avremmo sofferto a lungo
ogni sorta di dolore
Eravamo comunque certi che prima di soffrire
avremmo creduto che la sofferenza
affina lo spirito
e prima ancora di
credere nello spirito
saremmo forse morti
senza sapere cosa sia.
1994-1995
IL VEGLIANTE
Orrori, l'occhio dell'assurdo e qualche beatitudine
RIUNISCI I CONQUE SENSI
Riunisci i cinque sensi
in un'ampolla di pace
Raccogli ogni sensazione
nella conchiglia del tuo sapere
Immergi dunque il tuo silenzio
nel silenzio che ti ha generato
e lì
tu vedrai con gli occhi
che non hai
così lì
tu mi toccherai.
io
1979-2003
SAGGIAMI
Compendio e succo peculiare di raccolte del passato
SAGGIAMI
Saggiami
non come cibo digeribile
che edifica per scomparire
mutante nel mutarti
fugace - temporaneo
di scoria essenza
Saggiami
ch'io resti immutabile in te
eterna impressa / non molecola
ma memoria che edifica
per edificare
Saggiami
non come cibo digeribile
ché queste parole
non ti lasceranno
come t'hanno trovato
né ritornerai.
1981-1989
GLI INGORGHI GLI SGORGHI
Le prime poesie giovanili
Affanno mi scanno
voglio la sintesi delle mie cellule
sono la greca che muore
in fede a un pensiero
divento latina e vive
al mio fianco colorata leggera l'estasi fuggevole dei desideri
Voglio il succo dei miei pensieri
sono la rivoluzione d'ogni tempo
fatta mio tempo
esaltazione idealizzazione
ogni -zione s'aggiunge di a
o come vichingo di bionda violenza
m'armo di scudi e ferraglie