Incoronata - 2022 (testo teatrale)
1. EROE: Incoronata, donna italiana
PERIODO: Dal 1° Maggio 2020 al 6 Gennaio 2023
CONTESTO: Italia, lockdown emergenza sanitaria I fase
INIZIAZIONE: Dalla paura della Morte alla forza dell’Amore
FATAL FLOW: Crisi di identità, confusione, panico
ARCO TRASFORMAZIONE:
Dall’ipocondria e attacco di panico iniziali si arriva alla consapevolezza delle paure e del condizionamento psichico da parte dei mass-media. L’isolamento prolungato e la lontananza dalla Natura portano dall’alienazione alla metamorfosi, trovando accettazione nell’amore.
2. MENTORE: Ovidio
3. GUARDIANO: L’Io Sono
4. MESSAGGERO: Coronavirus/Covid 19
5. OMBRA: Il Governo italiano
6. MUTAFORME: Lo Stato italiano
7. IMBROGLIONE: Mass Media
ATTO I LOCKDOWN: 1. Paura 2. Ipnosi 3. Rabbia 4. Alienazione
ATTO II DISTANZIAMENTO: 1. Esco di casa 2. Nomofobia 3. Incontro a distanza 4. La bolla
ATTO III BARRIERE E MASCHERE: I. Il siero 2. La mascherina 3. Schermi 4. Lo spartiacque
ATTO IV UNIONE: 1. La scelta 2. Il confronto 3. Il bacio 4. La compassione
I ATTO “LOCKDOWN” - SCENA 1 – PAURA
INTERNO Soggiorno – È il 1° Maggio 2020, Canale 5 trasmette “Contagion” – Dopo cena, sul divano davanti alla TV – Postura contratta e mani nei capelli durante un attacco di panico.
Incoronata: Incorono la Statua della Libertà
Di marmo il mio gelo
Paralisi
Come il tocco della Morte
E mi manca il respiro
Soffoco
Come precipizio su un abisso buio
Si tiene la gola, entra in apnea.
Incoronata: Respiro, respiro morte
aleggia insidiosa insinuante
mi abita e mi annienta
Infarto nel Nulla
Dissolta ogni identità
Potrei svenire o svanire
Tutto gira – forse vomito
Conato di vomito e respiro
Incoronata: Vomito tutto ciò che ero
tutto ciò che sono
Mentre la Statua immobile
mi fissa con gli occhi del Panico
il gelo scuote lo scheletro
Tremo come nei ghiacci
col ritmo del battere dei denti
È peggio la morte o la paura?
Spruzza un disinfettante nell’aria, si spalma il gel sulle mani, si copre con coperte e continua a tremare
Incoronata: Ho appena visto un film terribile come la realtà
Respiro, respiro ancora
Sono qui
A guardarmi le mani intrecciate
Su un cuore esausto
impietrito di vita
che continua a battere
Sulla fiaccola marmorea ho scolpito:
‘Sum Mors, Maximus Timor’
‘Sono la Morte
La paura tua più grande’
Si distende e si addormenta.
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