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Finalmente.

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Kaos

COMA REVERSIBILE


Questo desiderio
di coma reversibile
è l’ultimo
compromesso accettabile.

 

1984

TEDIO


Parole inutili e vuote
Nel fiume i pesci volteggiano oleosi
altro plancton deforme
i respiri affannosi
Voglio una clinica
ed un camice bianco.


14 Giugno 1989

GENERAZIONE PERDUTA


L’incendio scoppia
gli inferni si incontrano
Barbarie e degrado
disagio e tristezze
intorno


Nel tempo
della “Generazione perduta”
tutti a parlare del mondo


Siamo in allarme rosso permanente
fuori o dentro dal fosso
amore mio.


7 Febbraio 2017

ESODO


Come in un caleidoscopio
Mutevoli scenari

opposte visioni
Perplessità ed orrore,

cinismo e dolore
Mentre tu arrivi
gonfio di speranze
sfinito, eppur vitale e vivo
Il mondo delle copertine sotto i tuoi occhi
che abbaglia e turbina
così lontano dai silenzi sibilanti del deserto


Cosa chiedi? Cosa porti?
Chiedi giustizia e porti umanità
O chiedi umanità e porti giustizia?


Vieni a mostrarci
il volto scolpito della storia
A scatenare la guerra fra buoni e cattivi
- che guerra sempre resta –
E scopri
che non c’è né giustizia né umanità
dove alberga la guerra


Cosa chiedi? Cosa porti?
Ramingo e straniero sulla “mia” terra
se non lo specchio
di un’unica, abissale, planetaria Umanità?


13 Giugno 2018

ALL’ISONZO


Di Te conosco la foce
Di loro, la voce


Solo immagino la tua sorgente
E così, la vita della gente


Sento il tuo dolore
Nessuno si ricorda il tuo colore
Fiume Smeraldo


3 Luglio 2018

POESIA SOCIALE


Nei libri di storia
conobbi la Comunità
nelle grotte paleolitiche, nei villaggi microcosmo
Bisavoli e schiere di bambini
e l’Agorà dei filosofi
il quadro “Il Quarto Stato” di Pellizza da Volpedo


Solo nel maggio del 76
col terremoto in Friuli - tutti in tenda nel cortile
respirai la Comunanza
indescrivibile a parole
è quella forza che rassicura nel camminare nel mondo
Il resto: dogmi congreghe circoli club e partiti
sempre un nemico da combattere, un odio da accendere
che se non è da buttare in galera
sarà un demone da esorcizzare
un kamikaze da far esplodere


Poesia sociale, ma quale sociale?
Il mercato dell'assistenza, della cura cronometrata
della conta dei disabili
della fiera delle solitudini
mentre la madre di Aaron mi dice:
“Volevo lanciarmi giù della costiera con lui quando ho saputo che è autistico”


Ma niente melodrammi!
Delle miserie già troppo sappiamo

che è nel riso e nel canto
sempre fiorita la Comunione
ed ora io vado a una festa
che mi hanno invitata a leggere
poesie Comuniste.


11 Novembre 2018

POESIA NATALIZIA PER L’OCCASIONE


Dalle brume di Novembre
che offuscano il cielo per giorni
sul luttuoso tappeto di foglie
con l’umore rigido
come Dicembre -
anelito di letargo
isolamento calore


Ieri in Polonia
la Conferenza Mondiale sul Clima
ha annunciato l’estinzione della specie umana
fra vent’anni
Ministri e Scienziati in coro: “Non c’è un piano B”


Dalle brume di Novembre
che offuscano il cielo per giorni
sul luttuoso tappeto di foglie
con l’umore rigido
come Dicembre –
anelito di abbracci
festa calore


Mentre epilettiche lucine&lucette
allietano il pianto
di un abete stanco.


6 Dicembre 2018

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Vita

GEOMETRIE


Elaborai il tuo sospiro
nell’attimo di pallido mio rossore
passando per la cruna dei nostri sogni


Come geometrie
come i nostri scheletri
come cellule
come non ti prende
il desiderio di vedermi
geometricamente nuda
fra di te?


1984

E TU NON OSASTI


Sapeva emozionarmi
anche se non leggeva le mie lettere
Sono difficile
mi ripetevo
Mentre le sue mani d’oro
cercavano il mio calore
sempre
Ed io mi perdevo
in un non-tempo
a cercare l’essenza del creato


Il succo peculiare delle cose
respira in un abbraccio
ma la mente impertinente
rincorreva le utopie
e tu
non osasti ascoltarle


30 Ottobre 2006

L’ABBANDONO E LA PRESENZA


Abbiamo sfiorato
Inferno e Paradiso


Angeli caduti
Lussuria ed Estasi


L’equilibrio degli opposti
L’Abbandono e la Presenza


Nel tempo del grande Kaos
spiegheremo le ali
nello spazio intimo
della solitudine e della lontananza
dei nostri avidi corpi.


9 Febbraio 2018

L’UOMO CHE SI TOCCA


L’uomo che si tocca
si tocca nel ricordo
umido e fremente
di lussurie andate


L’uomo che si tocca
si tocca nell’Imago
marmoreo e lascivo
di carnali acrobazie


L’uomo che si tocca
mi tocca
gli porgo la lingua
gli apro l’abisso


5 Giugno 2017

IL FIUME


Perché oggi
è il Fiume


Respiro sacrale
di sinfonie e brusio di vita
che parla
note lontane dall’umano dramma
gonfie di mera forza
sfidando l’umano scempio


Una libellula blu cobalto
mi rincuora
dal sasso, in riva al Fiume.


22 Luglio 2017
sul Tagliamento

IL TRAMONTO


Ho filmato il tramonto
quel giorno di sorrisi
di complice sensualità


Il bosco esultava di noi
mentre il Sole
ci donava la sua spettacolare morte
l’inevitabile fine
come dei giorni
degli amori


4 Agosto 2017

OMNIA VINCIT AMOR


Lontani nella carne
ho smesso di pensarti

come ossessione
nella telepatica onda che ci spia
Stanno scomparendo le tue ombre sul divano
stanno svanendo gli echi dei tuoi nomignoli
le nostre storie


Nello spazio-tempo
della sana solitudine
leggo di un saggio che disse:
per definire l’Amore
escludiamo ciò che non è
né gelosia né convenienza né separazione
non so dirlo bene
come il vecchio saggio
lui arriva alla suprema compassione


Io, mi commuovo ancora
pensando a noi
che ci scriviamo
“se son rose fioriranno”
e custodiamo le nostre anime fatate
lontane dalla carne


Ho smesso di pensarti
come l’anima gemella

nel tantrico anelito tradita
[che dello stantuffo riproduttivo l’armonia dei sessi non se ne fa nulla!]


Non potrò mai smettere di ricordare nelle molecole
ciò che la carne ha condotto fin nelle galassie
pulsanti di amore per Te.
Perché dicono che
Omnia Vincit Amor
così resto sospesa
su questa grazia
ad impregnare
il pianeta intero.


14 Febbraio 2018

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Ascesi

IMMENSITA’


Quei mezzi collassi
che ti gira tutto dentro
e perdi
ogni identità


Un’alba
un tramonto
un cielo
un orizzonte
la stessa immensità.


31 Gennaio 2016

IL MOUSE


Mi sentivo
la freccia del mouse
sulla schermata
della vita


E’ stato vedere
la nutria nuotare
a farmi sentire
la mano che lo muoveva.


21 Gennaio 2018

SOLO


Solo quando entri nella nebulosa
Solo quando le sinapsi rimbalzano
E solo quando
non sai più ascoltare


Ma anche solo quando
l’urlo cresce
Ecco, lì
resta da solo.


[e respira]


21 Gennaio 2018

DIOGENE


Ho scarabocchiato
sulla pelle del tamburo
idiomi degni d’eco
o pregni d’ego?


Testimone eterno o passeggero
questo getto di parole
che per scoprir se stesso
ognuno ha da diventar poeta.


12 Marzo 2018

ALLA LUNA


Tu che sei pazienza
e perseveranza
nelle maree
dei giorni
mostrami
il ciclo, il ritmo


Riflesso di umori e fasi
Maestra di vuoto e pieno
Luce e buio
Presenza assenza


Tu che sei respiro della notte
rifugio degli occhi
confidente dei cuori
Ballerina fra le stelle
insegnami
la sintonia col Cosmo.


Ti voglio bene Luna. <3


3 luglio 2018

RESILIENZA


Non mi sono mai
stracciata le vesti
nelle bufere dei giorni
Tirai una testata contro il muro
quando la bottiglia
mi rapiva—e nessuno mi capiva
Con la rincorsa


Anelito di dipartita
nelle tempeste e nei cicloni
nell’arido deserto
E poi la Vita.
La Poiesis della creazione
Fronde degli alberi protesi
Pollini dorati dalle ali di farfalla
Cristalli d’acqua in ogni dove


Mentre la Luna scompare
riappare
stringiamo i denti
Di fronte agli imprevisti, agli accidenti,
alle prove, le sfide, l’ingorgo
e la notte li digrigni
nel sonno agitato

della trappola mortale
stringi i denti
Cassetti che volano
sogni che si infrangono
tu stringi i denti


Fino al giorno della Tua rivelazione
la Tua forza
il Tuo potere
concimati
dalla Tua resilienza.


28 Settembre 2018

 


 

SCOSTO IL VELO


Scosto il velo
con gli occhi chiusi
Come dipinta su un quadro sfumato
prende corpo
di ogni brivido, ogni colpo, ogni ferita
il mal di denti, le infezioni, le febbri, le fratture, i pesi, gli sforzi, la stanchezza
Il sonno e la fame universali
di atomico esistere
E si veste di nome e cognome
di rughe e posture
di programmazioni cerebrali
l’umana me.


Frustrazioni e tenerezze
perché la morte ha le ali..


Sempre con gli occhi chiusi
ma strizzati forte
Psichedelici frattali colorati
Come facevi da bambina
Tornare puri, come si è stati
e si aveva solo la voce del Maestro
per gioire della vita.


Scosto il velo
con gli occhi aperti
sulle meraviglie del pianeta

i profumi, gli aromi, i sapori, i colori, i tepori, le carezze, la pelle d’oca
L’energia universale
di atomico esistere
Che si sveste di nome e cognome
a ridar voce
all’immanente Maestro.


10 Luglio 2018

 

 

 

Stampato in proprio, 2018

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